COMUNICATO STAMPA 23/10/2024
Sabato prossimo l’Associazione di Promozione Sociale “Amici Delle Erbe” a 250 anni dalla nascita dell’abate Leonardo Brumati (1774-1855) organizza una manifestazione in suo ricordo. Gli storici Renato Duca e Renato Cosma racconteranno gli aspetti più salienti della sua vita, le sue opere e il suo grande contributo di divulgatore presso la popolazione.
L’abate Leonardo Brumati è stato un sacerdote e naturalista italiano, noto per i suoi contributi in botanica e scienze naturali, oltre ad essere anche un letterato. Nato a Ronchi dei Legionari il 4 agosto 1774, Brumati fu avviato agli studi dall’abate Giuseppe Berini e completò la sua formazione a Udine e Venezia.
Brumati è stato ordinato sacerdote nel 1798 e ha servito come cappellano a Vermegliano. Ha creato un orto botanico, probabilmente nelle adiacenze della sua abitazione di San Vito (n. civico 151/141), visitato da numerosi studiosi italiani e stranieri. Ha insegnato al ginnasio di Monfalcone e ha lasciato un vasto erbario, purtroppo distrutto durante la Prima Guerra Mondiale.
Il famoso botanico tedesco Heinrich Ludwig Gottlieb Reichenbach gli dedicò il nome di una varietà di pianta, il Leontodon hispidus var. brumatii detto volgarmente “dente di leone delle brume“.
Leonardo Brumati chiuse la propria vita terrena nella sua casa di San Vito il 23 agosto 1855, per le conseguenze della micidiale epidemia di colera che colpì pesantemente anche i paesi del Monfalconese. A lui venne intitolata la scuola elementare di Vermegliano nel 1961.
Nella manifestazione in progranna, a seguito dell’intervento di Duca e Cosma, verrà presentato il progetto “Il Giardino Botanico Brumati” i cui lavori inizieranno il primo novembre prossimo. Il giardino sarà gestito dall’associazione Amici Delle Erbe e sorgerà in località Dobbia non molto lontano dall’abitato di San Vito dove visse Brumati. I relatori saranno Alfredo Altobelli, Marco Fragiacomo e Nedi Tonzar. Il giardino botanico Brumati è un giardino progettato per lo studio, la conservazione e la coltivazione di specie vegetali autoctone commestibili (giardino alimurgico).
Come partner del progetto sono previsti il Comune di Staranzano e l’ISIS Brignoli-Einaudi-Marconi con la collaborazione del Comune di Ronchi dei Legionari, del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e del Gruppo Micologico APS di Ronchi dei Legionari.
Il progetto prevede una riqualificazione ambientale dell’area interessata dal progetto, attualmente un campo coltivato, mediante la piantumazione di alberi e arbusti e la creazione di alcuni habitat rappresentativi del nostro territorio, in particolare una fascia boscata fresca. Successivamente le piante spontanee eduli verranno collocate nei rispettivi habitat munite di apposita cartellonistica.
È prevista anche la realizzazione di un orto sperimentale dove coltivare alcune specie vegetali alimurgiche.
Il progetto vuole coniugare gli aspetti più strettamente scientifici con quelli direttamente legati alla cultura e storia dell’uomo, in modo da disporre di una collezione di piante selvatiche commestibili della tradizione locale.
I visitatori avranno modo di osservare direttamente le piante selvatiche nelle diverse fasi vegetative del loro ciclo vitale. In questo modo sarà possibile apprendere più facilmente i caratteri discriminanti le diverse specie al momento della raccolta.
Il progetto, di tipo partecipativo e inclusivo, prevede in tutte le diverse fasi di progettazione, realizzazione e gestione il coinvolgimento diretto dei cittadini. Il giardino servirà inoltre da laboratorio ambientale per le scuole.
La manifestazione si svolgerà sabato 26 ottobre alle ore 10 presso la Sala Polifunzionale del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia in via Duca D’Aosta 3/5 a Ronchi dei Legionari. Con il patrocinio del Comune di Ronchi dei Legionari, il Comune di Staranzano, la Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo (MACC BCC) e il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia (CBVG). In collaborazione con il Gruppo Micologico APS di Ronchi dei Legionari, il gruppo Uliu Bisiac e l’Associazione Culturale Bisiaca.
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