GIOVEDI' 10 luglio a partire dalle 17.30 presso il Giardino Botanico Brumati di Dobbia ci sarà la "MIETITURA A MANO DEL GRANO ANTICO"
| Particella di terreno coltivata con varietà di grano antico (Dobbia, 2 luglio 2025). Le sementi sono state donate dall'Azienda Biologica "Terra di Ciona" (Fiumicello). |
La mietitura tradizionale a mano del grano è un processo che richiede diverse fasi, che svolgeremo in sequenza durante la dimostrazione.
Il taglio delle piante di grano con falce e falcetto, la legatura dei covoni (le piante vengono raccolte in fascetti). La trebbiatuta: i covoni vengono battuti per separare i chicchi di grano dagli steli e dai tegumenti. Questo verrà fatto con l'utilizzo di un bastone snodato tradizionale chiamato "correggiato", in bisiac "batal" e composto da un manico e un battente (vetta).
Concluderà la vagliatura (eliminazione delle impurità) per separare i chicchi da conservare per la semina della prossima stagione.
La semina del grano nel Giardino
botanico vuole richiamare l’attenzione su due aspetti fondamentali che di seguito
illustriamo brevemente.
Popolazione evolutiva e miglioramento genetico partecipativo
La particella sperimentale presso il Giardino Botanico Brumati segue la tecnica del grano Ceccarelli, noto anche come "miscuglio evolutivo". E' un approccio rivoluzionario all'agricoltura sviluppato, nel 2019, dal genetista Salvatore Ceccarelli professore ordinario di Genetica Agraria presso l'Università di Perugia.
Si basa sull'idea di coltivare popolazioni di grano geneticamente diverse che si evolvono nel tempo per adattarsi all'ambiente locale.
Ogni varietà ha caratteristiche diverse: alcune resistono meglio alla siccità, altre alle malattie o parassiti. Attraverso la selezione naturale che avviene nel corso degli anni e
grazie alla capacità di queste varietà di autoriprodursi è possibile trovare la pianta adatta per ogni ambiente specifico, senza che questo debba essere modificato.
Le specie segetali (accompagnatrici)
Ai tempi dell'Abate Brumati i campi di orzo e frumento si tingevano di rosso e azzurro i colori dei papaveri e dei fiordalisi. Delle due piante annuali i diserbi selettivi e le selezioni più accurate delle sementi hanno eliminato, per adesso, i fioralisi. Queste specie vengono chaimate dai botanici "specie segetali", o semplicemente accompagnatrici. Oltre al papavero e al fiordaliso abbiamo seminato
anche la camomilla, una volta sempre presente nei campi di grano. Queste
specie oltre ad avere un effetto piacevole dal punto di vista estetico
incrementano la biodiversità.
C'è stata anche una sorpresa, abbiamo avuto una bellissima fioritura inattesa di gittaione. L'Agrostemma
githago, volgarmente chiamato gittaione, è una pianta annuale originaria delle steppe
aralo-caspiche. Da cui si è diffusa in epoca preistorica (archeofita) seguendo le
coltivazioni di cereali. È ormai molto rara su tutto il territorio italiano (Progetto Dryades).
| Specie segetali presenti nella particella di grani antichi: camomilla, fiordaliso, gittaione e papavero (Dobbia, 23 giugno 2025). |
Si raccomanda il coinvolgimento dei bambini in quanto la mietitura a mano offre a loro l'opportunità di apprendere antiche tecniche agricole, il ciclo del grano e il valore del lavoro manuale. L'esperienza aiuta inoltre i bambini a sviluppare un maggiore rispetto per la natura e per il cibo che consumano.
La manifestazione prevede un massimo di 50 partecipanti, le iscrizioni si chiudono lunedì 7 luglio. Utilizzare i soliti canali per le prenotazioni: amicidelleerbe@gmail.com e Mob. 375 863 8541.
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